Guendalina Cerruti

Milano, 1992
Artista

24° Premio Cairo

Nata a Milano nel 1992. Vive e lavora a Milano.

MOSTRE

2025 Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, MAMbo, Bologna.

2021 Primary Domain, Ordet, Milano.

2018 That’s IT, MAMbo, Bologna.

Una silhouette di carta bianca si staglia distesa all’interno di una cornice in legno, sigillata da un reticolato metallico infiocchettato con perline e farfalle in latta dipinta. Si tratta del ritaglio sagomato del corpo di Guendalina Cerruti, che ha creato l’opera Farfalle di latta e sagoma di carta, dove il gesto dell’auto-rilevamento trae ispirazione dagli shop window mannequins. «Negli ultimi anni», racconta l’artista – da poco rientrata in Italia dopo il lungo periodo trascorso a Londra –, «ho osservato i manichini da vetrina, simulacri di un’identità idealizzata: corpi fissi, lucidi, anonimi, che abitano la città come presenze silenziose». In opposizione a queste figure artificiali, l’artista mette in scena la sagoma della propria fisicità, come luogo di appartenenza, memoria e vulnerabilità. Infatti, puntualizza Cerruti, «il lavoro dialoga idealmente con l’iconica serie Silueta di Ana Mendieta» (L’Avana, 1948 – New York, 1985), che negli anni Settanta ha utilizzato il corpo come medium, in segno di radicamento autentico con l’ambiente e rituale di presenza. Inoltre, il concetto di creatività personale è rimarcato dalle fantasiose decorazioni applicate alla griglia di ottone, che rimanda invece alle convenzioni sociali e al conformismo massificato dei trend in voga.

Arianna Baldoni 

Farfalle di latta e sagoma di carta

ottone, stagno, colori a lacca, legno, carta Fabriano a grana ruvida 100% cotone, matite, penne e pennarelli colorati, cm 190x75x10.