Luca Boffi
24° Premio Cairo
Nato a Milano nel 1991. Vive e lavora a Campogalliano (MO).
MOSTRE
2024 Monochrome RGB a Forever is Now .04, Giza (Egitto).
2023 Mezz’aria. La strana apertura della ricerca sonora, Palazzo Fabroni, Pistoia.
2022 Penso Pianura, Platea Palazzo Galeano, Lodi.
Per esplorare il confine tra sviluppo autonomo della natura e intervento dell’uomo, Luca Boffi “costruisce” un quadro-scultura che, pur nell’astrazione, simboleggia un campo coltivato. L’erba raccolta nel frutteto adiacente al suo studio viene racchiusa in una sottile rete di nylon normalmente utilizzata per la pesca. La colorazione, ottenuta con tinte anch’esse vegetali, varia nelle diverse zone dell’opera per rappresentare differenti tipi di coltivazioni, ma anche il progredire delle stagioni. Con i loro giochi di luce, poi, le “gemme” di vetro che costellano la superficie evocano il momento di quiete successivo a una grandinata (il riferimento va però anche al cambiamento climatico e ai suoi fenomeni atmosferici alterati). Come annunciato dal titolo dell’opera, Tu sei l’insetto, all’interno di questo simbolico campo in scala ridotta la presenza umana è sostituita (e paradossalmente evocata) da quella di un essere minuscolo. Un vero coleottero giace infatti seminascosto in un angolo del quadro, racchiuso in una “armatura” di metallo ottenuta con la tecnica dell’elettroformatura. Con questo lavoro, Boffi prosegue dunque la sua ricerca che esplora forme e sottintesi dell’ambiente naturale e umano per «sviluppare una consapevolezza che non punti al possesso».
Stefano Castelli
vetro, rame, erba, legno, nylon, insetto elettroformato, cm 155x155x10.