Diego Scroppo

Torino, 1981
Artista

21° Premio Cairo

Nato a Torino nel 1981, laureato in scultura all’Accademia Albertina di Belle arti, prende parte a numerose esposizioni tra cui Videocontaminazioni presso il Castello di Rivoli (Torino, 2015). Nel 2016 viene selezionato per la IV Biennale d’arte Italia-Cina e nel 2013 realizza, insieme a Piero Gilardi, il progetto Potager, esposto in occasione di Artissima Torino.

La scultura di Diego Scroppo (Torino, 1981) in concorso affronta il soggetto classico per eccellenza: la figura umana. Ludus florens è il bacino di un uomo alto 1,76 metri in scala 1:1, realizzato in stampa 3D, dal taglio e dalla posa inconsueti. Il modello di riferimento è uno “scorticato”, corpo senza pelle che mostra nel dettaglio l’anatomia muscolare, mentre l’organo riproduttivo è compresso tra le gambe, nascosto. A dispetto dell’apparenza solida, statuaria, l’interno è cavo. In linea con i moduli formali e i cromatismi essenziali del suo lavoro, tutto giocato sul cortocircuito tra vuoto/pieno, luce/buio, la scultura è un sottile involucro bianco che si lascia attraversare dalle ombreggiature della “topografia anatomica” in rilievo, abbracciando infine, e in definitiva, il vuoto, che a seconda dell’illuminazione può lasciar trasparire inattesi squarci luminosi.

Il lavoro in concorso fa il punto su una serie di temi che, maturati con lentezza e costanza, vengono qui messi a fuoco frontalmente a partire da un nodo fondamentale: «Questa è la mia lettura del maschile», spiega l’artista, «è questo il “nucleo radioattivo”da cui scaturisce il resto, e cui si agganciano il tema del tabù, per certi versi quello del gioco, e poi il senso del perturbante, che da sempre anima la mia visione». Per natura e postura impermeabile a contenuti superficialmente etichettabili, aliena da ammiccamenti e fedele solo allo scavo in profondità, l’opera di Scroppo è un uomo rinascimentale, datato Terzo millennio.

 

Sara Boggio

Ludus florens

materiale plastico, cm 50x32x26.